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sab 30/03/13
Siamo finiti anche in televisione!
Intervista ai promotori del comitato NoPark

La sera del 28 Marzo 2013 durante i telegiornali delle televisioni Telecolor e Primarete Lombardia (Canali 18 e 89 del digitale terrestre) Vladimiro Poggi ha intervistato alcuni promotori del Comitato "No al parcheggio interrato Aporti-Varanini", per trasmettere alla amministrazione di Milano, sindaco ed assessori competenti, le ragioni dei cittadini e le loro proposte.
Si ringrazia Telecolor per il tempo dedicatoci. Sito www.telecolor.net

Qui la registrazione su YouTube


Perchè il quartiere ha detto NO AL PARCHEGGIO APORTI-VARANINI

Il Bando del parcheggio interrato Aporti-Varanini risale al 2004 con la Giunta Albertini, quando il Sindaco, nominato dal Governo Commissario Straordinario all'Emergenza Traffico, aveva varato in poco tempo il PUP (piano Urbano Parcheggi), e pubblicato i bandi per l'assegnazione degli appalti.

Nel 2007, il progetto del Parcheggio in questione, assegnato ad una società, venne presentato al Consiglio di Zona che, dopo una accurata analisi del progetto, ritenne, motivandolo, di dare un parere contrario. 
La Giunta Moratti prese tuttavia una decisione opposta ignorando, come di solito, il parere del Consiglio di Zona. 

I lavori tuttavia non iniziarono a causa del diniego da parte dei condomini prospicienti l'area di scavo di far eseguire nel sottosuolo dei palazzi i tiranti dei pali, opere indispensabili per gli scavi.

Nel 2011, subentra l'Amministrazione Pisapia che si dichiara contraria alla realizzazione dei parcheggi interrati laddove questi creano disagi gravi, sembrava quindi pacifico che anche il Parcheggio Aporti Varanini, a cui il Consiglio di Zona 2 aveva dato parere negativo proprio per queste ragioni, venisse stralciato dal Piano Pacheggi.

Ma l'assessore Castellano sembra non ricordarselo così, nel frattempo, una nuova società, diversa da quella a cui era stata assegnata l'appalto, presenta una variante al progetto originario che nel settembre 2012 la Giunta Pisapia approva senza nemmeno consultare il Consiglio di Zona 2.
Eppure la variante di progetto non è cosa di poco conto, contempla tempi di realizzazione ben diversi, la durata dei lavori passa a 870 giorni, anziché 365 come indicato nel progetto iniziale, i costi dei singoli posti auto passano da 25.000 € ad almeno 37.000 € +istat+iva, 

L'allungamento dei tempi di realizzazione, anche in ragione delle maggiori difficoltà degli scavi a causa della differente metodologia adoperata, non è comunque proporzionato ai tempi, 365 giorni, indicati in fase di assegnazione dell'appalto e fa supporre che in realtà tale tempistica fosse già ampiamente e volutamente sottostimata al solo scopo di rendere concorrenziale l’offerta rispetto alle altre.

L'esperienza avuta nella realizzazione di altri parcheggi, ci porta al convincimento che i tempi di esecuzione possono aumentare anche del doppio, infatti negli 870 giorni indicati non si conteggiano i giorni i di pioggia o periodi con temperature troppo basse e i tempi derivanti da varianti non prevedibili o di forza maggiore,  insomma da preventivare quattro e cinque anni per il completamento dell'opera.

E' evidente che ciò comporterebbe danni assai rilevanti per tutto il quartiere, alle attività commerciali, oltre a pregiudicare quegli interventi di riqualificazione del rilevato ferroviario che si sta cercando di avviare, e impedire all’ATM di realizzare il promesso collegamento del quartiere di Greco con la linea MM 1.
Va anche considerato l’alto grado di rischio per gli edifici circostanti, particolarmente vicini alla zona di scavo, che verrebbero interessati anche dalle abbondanti acque risorgive presenti in loco.

Non è chiaro infine, dal momento che nel bando di appalto non è ben precisato, se si tratta di parcheggi esclusivamente pertinenziali o meno; se così non fosse, al quartiere verrebbero sottratti i parcheggi pubblici su strada (circa 170), e gli abitanti che non potranno permettersi il costoso posto auto si troverebbero così privati di un loro diritto.

Una prima stima dei danni che subirebbero le attività commerciali della zona supera il valore del parcheggio stesso. Simta, Crios 2000, Italricambi, Whash City, Mazzeo elettroforniture, Farmacia Monti, sono solo alcune delle aziende della zona che hanno sottoscritto la petizione contro il parcheggio. 
Da una stima indicativa, a causa del blocco che il cantiere provocherebbe, il fatturato complessivo annuo, stimato in 22-25 milioni di Euro, potrebbe crollare a seconda della posizione dei negozi, dal 30% al 70 %,  per la durata dei lavori.
Un danno quindi di oltre 30 milioni di Euro, con gravi ripercursioni sull'occupazione; alcune aziende, lamentando già la situazione di crisi, minacciano di chiudere definitivamente.




COMMENTI DEI LETTORI

Il video, e l'articolo, si commentano da soli. Non molleremo MAI!
da Pablo (IP 2.233.197.42), sab 30/03/13


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